Storia e arte della basilica di san Saba
Dai monaci orientali ai gesuiti
La basilica di san Saba è stata nel Medioevo uno dei monasteri più importanti di Roma. L’edificio sorge su un oratorio di epoca romana dedicato a santa Silvia, madre del papa Gregorio Magno, già abitato da alcuni eremiti. Le origini sono datate intorno al VIII secolo quando un gruppo di monaci orientali provenienti dal monastero di san Saba in Giudea si insedia nell’area.
Nei secoli successivi si susseguono i Benedettini, i monaci di Cluny, i Cistercensi e i Canonici Regolari. Nel 1573 diventa sede del Collegio Germanico Ungarico retto dalla Compagnia di Gesù. Con la soppressione dell’ordine nel XVIII secolo, i Francescani e in seguito i Salesiani si insediano nell’area. Dai primi del ‘900 ad oggi i gesuiti tornano alla guida della comunità divenuta nel frattempo parrocchia.
Un esempio di arte romanica
La basilica di san Saba è un esempio di architettura romanica medievale.
La struttura riprende la pianta delle chiese paleocristiane: tre navate, ciascuna con un'abside, scandite da colonne. Il campanile è un tipico esempio di torre medioevale. Nel 1205 viene aggiunto il pavimento cosmatesco con cinque grandi dischi di marmi diversi posti al centro. Sul lato sinistro si apre una quarta navata (forse un originario portico) in cui sono ancora visibili gli affreschi del XIII secolo.
Si accede al cortile attraverso un portale posto in cima ad una gratinata. Al di sopra del porticato si trova una struttura in laterizio scandita da cinque finestre. Sotto, sono situati reperti dell’antico complesso e della circostante zona archeologica.
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Il rione
Il rione san Saba di Roma si trova nella zona detta “piccolo Aventino”, porzione minore del colle vicino al Circo Massimo.
Per secoli il rione è stato immerso nella campagna romana. L’urbanizzazione ha avuto inizio solo in seguito all’Unità d’Italia per poi ospitare strutture di edilizia popolare nel corso del XX secolo. Negli anni l’area si è trasformata in un piccolo paese nella metropoli, a misura d’uomo e al riparo dal rumore della città. Il centro del quartiere è la piazza Bernini su cui affacciano i locali della parrocchia. Nelle vicinanze: il Teatro Anfitrione, le Terme di Caracalla, il Circo Massimo, le basiliche dell’Aventino e la sede della FAO.
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